domenica 15 dicembre 2024

LA SOLITUDINE DEL PAPAVERO BIANCO

 





La solitudine del papavero bianco

Nel campo di papaveri ardenti e rossi, all’ombra di un rudere abbandonato, s’erge solitario un papavero bianco, un'anima diversa tra i suoi simili, che cresce in silenzio tra il verde brillante del giovane grano che ondeggia al vento d’aprile.

Con occhi diversi, guarda il mondo sognando un cielo meno ardente e cupo, un luogo dove i colori siano rari, dove la sua candida essenza possa finalmente splendere.

Non parla, non chiede, non grida al vento, ma ondeggia e accarezza il silenzio con i suoi petali lievi fatti di candida carta stropicciata.

Soffia il vento e sente il suo tormento, mentre solitario e nascosto cresce in attesa che qualcuno lo noti.

Oh papavero bianco, che solitudine senti? Nel mezzo di una folla che non ti vede, vivi la tua vita in un mondo di infinita bellezza e rara purezza che sfida ogni conformità.

Nel tuo bianco c'è una luce, che ispira speranza, una certezza, che non si perde nel rosso, ma brilla come lampo di luce nel buio.

Così il papavero bianco, tra i rossi ardenti, trova in sé la forza di essere diverso e forte e nella sua solitudine trova un nido, un luogo caldo, dove il suo bianco è un inno d’amore, di speranza e di pace.



 (Raccolta i miei "Quadriversi" Aprile 2024)

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