Nel
silenzio del crepuscolo, spento il faro, eterno testimone silente dei tempi, Sant'Andrea
si risveglia e il mare sospira poesie.
Timidi,
i primi raggi del sole accarezzano il mare e un dipinto divino s’appressa ai
miei occhi.
Nella
baia infuocata l'alba rossa è sempre poesia, un canto d'amore che il giorno
inizia tra i riflessi dorati e il mare in festa.
Il
cielo si tinge di colori ardenti, sfumature di rosso e d'oro vibrante, mentre
l'orizzonte danza e s’accende in dolce armonia, con le onde che accarezzano la
riva ansante.
La
barca gialla sonnecchia ancora nel placido porto, abbracciata dalla luce che
dolcemente avanza, e la brezza marina racconta storie antiche, sussurrate tra
le trame di una rete da posta, adagiata sui legni ad asciugare il passato.
I
riflessi sull'acqua dipingono quadri, di promesse e sogni in un nuovo giorno,
nel porto silenzioso, la vita si sveglia, con il canto leggero di un bianco
gabbiano che in volo dipinge melodie e libertà.
Così,
nel porticciolo s'innalza l'Alba rossa, poesia silenziosa e profonda, un
incanto svelato al mondo ancora addormentato, nel cuore di un mattino che
l'anima mia dipinge, rinnova e ristora.
Sant'Andrea
si risveglia sotto il magico velo, che bacia il suo orizzonte, un dipinto
vivente di calma e speranza, dove anche il tempo felice e rapito, si ferma a
guardare.
(Testo
e foto di Giuseppe RUSSO)
(Raccolta i miei "Quadriversi" febbraio 2024)