giovedì 1 febbraio 2024

ALBA ROSSA NELLA BAIA DI TORRE SANT'ANDREA.

 





Nel silenzio del crepuscolo, spento il faro, eterno testimone silente dei tempi, Sant'Andrea si risveglia e il mare sospira poesie.

Timidi, i primi raggi del sole accarezzano il mare e un dipinto divino s’appressa ai miei occhi.

Nella baia infuocata l'alba rossa è sempre poesia, un canto d'amore che il giorno inizia tra i riflessi dorati e il mare in festa.

Il cielo si tinge di colori ardenti, sfumature di rosso e d'oro vibrante, mentre l'orizzonte danza e s’accende in dolce armonia, con le onde che accarezzano la riva ansante.

La barca gialla sonnecchia ancora nel placido porto, abbracciata dalla luce che dolcemente avanza, e la brezza marina racconta storie antiche, sussurrate tra le trame di una rete da posta, adagiata sui legni ad asciugare il passato.

I riflessi sull'acqua dipingono quadri, di promesse e sogni in un nuovo giorno, nel porto silenzioso, la vita si sveglia, con il canto leggero di un bianco gabbiano che in volo dipinge melodie e libertà.

Così, nel porticciolo s'innalza l'Alba rossa, poesia silenziosa e profonda, un incanto svelato al mondo ancora addormentato, nel cuore di un mattino che l'anima mia dipinge, rinnova e ristora.

Sant'Andrea si risveglia sotto il magico velo, che bacia il suo orizzonte, un dipinto vivente di calma e speranza, dove anche il tempo felice e rapito, si ferma a guardare.

(Testo e foto di Giuseppe RUSSO)

(Raccolta i miei "Quadriversi"  febbraio 2024)




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